
Ciao sono Andrea Tobanelli .
viaggiatore e consulente assicurativo esperto in polizze viaggio.
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Che cosa offre il Kenya? Mare e safari, le mete importanti di questo grande paese africano sono soprattutto parchi e riserve naturali per cercare i più grandi animali del pianeta: leoni, elefanti, rinoceronti. Il mare permette di vivere a temperature sopportabili un paese africano che in tutti i mesi dell’anno vede temperature sempre molto alte.
Le informazioni contenute in questa guida dedicata alla sicurezza e situazione sanitaria provengono dal sito ufficiale del Ministero degli Esteri e della Cooperazione Internazionale.
Kenya: panoramica generale
Il Kenya ha una forma geografia a pentagono con dei confini ben definiti. La costa kenyana è un piccolo tratto della lunga costiera africana bagnata dall’Oceano Indiano con in mezzo il Madagascar. In Kenya esistono due stagioni principali ed entrambe umide.
Da marzo a maggio ci sono le grandi pioggie, da ottobre a dicembre ci sono le piccole piogge. Ci sono diversi momenti dell’anno considerati migliori per visitare questo stato africano. Ad esempio febbraio e marzo anche se il caldo è molto elevato, in questi mesi si ammirano le grandi migrazioni dei volatili.
Poi ci sono i mesi da giugno a settembre, da vivere soprattutto sulle spiagge ma anche per organizzare safari e scoprire la Tanzania e le migrazioni degli gnu. La preparazione di un viaggio in Africa all’insegna della natura oltre che per il mare richiede molta organizzazione, dai documenti alla scelta dei vestiti, che devono essere traspiranti, leggeri, facilmente lavabili, adatti a grandi escursioni in luoghi da savana caratterizzati da temperature elevate. Il peso della valigia è importante da considerare, molti turisti optano per lo zaino da trekking di alta qualità.
Dati principali
Nome ufficiale completo: Repubblica del Kenya
Capitale: Nairobi
Forma di governo: Repubblica presidenziale
Lingue ufficiali: Swahili, Inglese
Religioni: Cristiani (60%), Musulmani, Animisti, religioni tradizionali
Presenza nell’Onu: sì, dal 16 dicembre 1963
Superficie totale: 580.367 km² (12, 1% di acque).
Popolazione totale: 54.4 milioni (densità 93,9 ab/km²)
Valuta: Scellino keniota
Fuso orario: UTC+3
Paesi confinanti: Etiopia, Somalia, Tanzania, Uganda, Sudan del Sud
Visitare il Kenya: ingresso, trasporti e spostamenti
Come per tutti i viaggi in Africa, per entrare in Kenya è necessario il passaporto internazionale. La validità minima richiesta è di sei mesi dal momento della richiesta del visto. Attenzione a non smarrire o al furto del biglietto di aerero andata e ritorno, che nei controlli frequenti delle autorità locali, devono accompagnare il passaporto e il visto d’ingresso.
Il visto d’ingresso è necessario, quindi è obbligatorio, ce ne sono di diversi tipi, i visitatori stranieri hanno quello turistico che costa circa venti dollari e ha validità di un mese, rinnovabile per tre mesi fino a sei. In Kenya il trasporto locale tra diversi luoghi del paese è affidato a privati che conoscono bene i luoghi di guida, tra presenze di animali, zone desertiche ma anche zone di rischio. In Kenya ci si sposta soprattutto con voli privati, esistono diversi collegamenti aerei.
A livello internazionale, il Kenya ha diversi aereoporti per l’arrivo di voli diretti e indiretti dall’Italia e dall’Europa. Con i suoi aereoporti internazionali si presta anche da scalo per altri paesi fuori e dentro l’Africa.
In Kenya si può viaggiare con auto propria o automobile noleggiata importanta, purché si faccia richiesta alla dogana dei carnet di passaggio temporanei. Si utilizza patente internazionale e bisogna richiedere assicurazione RC temporanea in loco.
Utilizzate l’equipaggiamento obbligatorio di sicurezza, attenzione al rispetto del tasso alcolemico, non guidate senza mappe, navigatori e conoscenza delle strade perché è facile perdersi in zone dove sono presenti animali oppure molto isolati, senza acqua e possibilità di approviggionamenti.
Situazione sanitaria Kenya
La situazione sanitaria in Kenya per i visitatori stranieri è molto complessa, ecco i motivi.
1) Rimpatri sanitari elevassimi.
2) Le strutture medico ospedaliere richiedono pagamento di spese degenza prima dell’intervento.
3) i pazienti presi a carico vengono dimessi solo se sono state pagate completamente tutte le spese mediche e di degenza che possono essere anche costose.
In Kenya ci sono diverse malattie endemiche, l’elenco è il seguente: amebiasi, giardia, parassitosi intestinale, tifo, epatite A, schigellosi, malaria e colera. Ce ne sono anche altre a cui bisogna aggiungere il Covid.
Molte zone del Kenya, anche con safari o viaggi organizzati non si possono visitare per improvvisi focolai di epidemie e rischi di trasmissione. In tutto il paese è alto il rischio di infezione da HIV, questa malattia si trasmette con il contatto di sangue infetto. Altre patologie vengono trasmesse da punture di insetti e parassiti.
C’è l’obbligo della vaccinazione contro la febbre gialla ma anche contro le epatiti e la difterite, il tetano, la polio, il pneumococco. Attenzione all’acqua che si utilizza, preferire quella in bottiglia e filtrata, alla qualità del cibo, alla presenza di animali allo stato brado oppure di carcasse.
Il Kenya è un paese pericoloso?
Il Kenya presenta una serie di sfide in termini di sicurezza. La criminalità comune è diffusa, soprattutto nelle città principali come Nairobi e Mombasa, dove possono verificarsi aggressioni violente, inclusi furti armati, che coinvolgono sia cittadini keniani che stranieri. Si consiglia di essere estremamente cauti e prudenti in tutte le circostanze.
La minaccia terroristica di matrice islamica, in particolare dal gruppo Al Shabaab, rappresenta un rischio significativo per la sicurezza, specialmente nelle contee di Mandera, Garissa, Wajir e Lamu, dove si sono verificate azioni violente, a volte molto organizzate. Anche lungo la fascia costiera, il rischio rimane elevato. In particolare, la capitale Nairobi è stata oggetto di un aumento dell’allerta ei luoghi sensibili, inclusi i grandi hotel, sono sotto sorveglianza intensificata da parte delle forze di polizia.
Si raccomanda di essere particolarmente cauti in luoghi pubblici, luoghi di culto, centri commerciali e hotel. Durante festività religiose, eventi politici o ricorrenze, il rischio di attacchi terroristici può aumentare.
Dal punto di vista dei rischi ambientali, durante le stagioni delle piogge (marzo-maggio e ottobre-dicembre), sono state registrate inondazioni e frane a causa delle forti precipitazioni, che hanno causato danni alle infrastrutture e perdite di vite umane.

È consigliabile registrare i dettagli del viaggio su DOVESIAMONELMONDO e consultare le informazioni fornite dall’Ambasciata d’Italia a Nairobi. È preferibile limitare gli spostamenti interni via terra e, se possibile, utilizzare il trasporto aereo, ampiamente disponibile in Kenya. È importante affidarsi sempre a un tour operator professionale. Se si decide di noleggiare una casa invece di soggiornare in albergo, si consiglia di optare per strutture con servizio di sorveglianza e personale affidabile, poiché si sono verificati episodi di rapine a mano armata sia in hotel che in caso privati, alcuni dei quali con esiti fatali.
Assicurazione Sanitaria di viaggio in Kenya
In Kenya le strutture sanitarie sono molto buone. I locali sono puliti, il personale preparato e le attrezzature idonee. Tutto il reparto “sanità” è basato sul modello euopeo, rispetta quindi i nostri canoni in ogni cosa. Il problema è che, ogni prestazione medica, anche quelle di emergenza, hanno costi davvero elevati per tutti gli stranieri, specialmente il rimpatrio sanitario.
Proprio per questo motivo è caldamente raccomandato dal sito ministeriale viaggiaresicuri.it di stipulare una polizza assicurativa che comprenda sia le normali prestazioni mediche che il rimpatrio. È inoltre da segnalare il fatto che in Kenya non accettano pazienti incapaci di dare la garanzia necessaria di poter coprire le spese.
Chi decide di visitare questo paese deve quindi prendere seriamente in considerazione l’idea di stipulare una polizza.
Assicurazione Viaggio Kenya
L’unico vaccino obbligatorio è quello contro la febbre gialla, ma solo per quelle persone che arrivano da paesi dove c’è rischio di contagio. La sicurezza a livello sociale è piuttosto bassa. È importante mantenere molto alti i livelli di prudenza soprattutto nelle vicinanze di luoghi di culto o edificili pubblici perché sono quelli maggiormente attaccati dai terroristi.
Sono molti gli episodi di violenza all’interno delle zone più remote, è quindi vivamente sconsigliato la perlustrazione delle stesse. La criminalità è diffusa anche nei centri urbani. Per questo motivo è bene evitare di mostrare i propri oggetti di valore e di portarsi dietro carte di credito o contanti. È consigliato spostarsi solo insieme alle guide. Da evitare di girare nelle ore notturne soprattutto nei quartieri poveri.
Il turista che intende muoversi con un mezzo proprio deve possedere la patente internazionale secondo la convenzione di Ginevra 1949. è possibile ottenere l’RCA all’arrivo nel paese presso il porto o le altre compagnie assicuratrici.
Tutte le informazioni aggiornate sul paese possono essere reperite presso il sito ministeriale Viaggiaresicuri.it